domenica 19 febbraio 2012

In bici ricordando le Tigri della Malesia


Dopo aver passato una settimana in casa tra studio e gli sporchi lavoretti (tanto per citare Eriadan), non mi pareva vero che fosse arrivata domenica e con lei un attimo di libertà borghese. Sapete no? Quella fatta di piccole routine (cappuccino, brioche e shopping) e di piccole trasgressioni, senza magari finire in via Euchadé come in Decervellamento di Vinicio. Ma mi sto perdendo in congetture...
Dicevo. Ero felice di prendere la moto e di andare a farmi un giro entro le mura, quando scopro che due sciagure incombono: una corsa podistica in pieno centro e, soprattutto, il blocco del traffico ai mezzi a combustione. Trascurando la parte in cui invento tutta una serie di improperi da girone dantesco, un po' per la sfiga e un po' per il tour in mezzo alle ragnatele per riesumare il mezzo meccanico, devo dire che le premesse non sono state lo specchio della mia mattinata domenicale.
Era una vita che non prendevamo in mano la bici ed è stato un vero piacere. Ok, domani magari vi racconterà di avere il culo in fiamme, ma per ora lasciatemi godere di questo picco di atleticità. Verona è bella e girarla in bici ha il fascino del viaggio nel tempo, specie in questo periodo carnevalizio che richiama inevitabilmente al diaciannovesimo secolo. Passato quindi il primo periodo di assestamento e scongiurato lo schianto con la folla di (veri) atleti intenti nella corsa, devo dire che ce la siamo spassata, e nemmeno quelle due o tre gocce che ci hanno accompagnato durante il ritorno sono state in grado di rovinare l'idillio.
Ok, sembro Salgari che parla sulle pagine della Nuova Arena delle scampagnate domenicali a sfondo enogastronomico, ma devo dire che ci siamo riproposti di ripetere l'esperienza, senza farla diventare un caso isolato. Ora diventa quindi urgente dotare la Ale di una bicicletta nuova, accantonando quel catafalco con cui si è mossa oggi, ereditato da qualche raccolta punti al supermercato.
Ho sondato un po' le acque in giro e ho trovato questa cosa spettacolare della ABICI sul sito www.toodesign.it


che dite? Faccio l'acquisto?

martedì 14 febbraio 2012

Enrico Martini? La 127. De che color? Probabilmente Rossa.


Adoro lavorare con la Zeo. È spettacolare nell'interpretare la mie deviazioni e fantastica nella facilità con cui realizza le sue bellissime tavole. E non venite a dirmi che è merito della Scuola del Fumetto di Milano. Lei è talento adamantino. Tutto qua.
Per Comics FUCKtory realizziamo assieme una storiella che doveva essere una cosa divertente.
E lei:
- Non l'ho capita...
Ora, io non mi reputo uno scrittore comico di quelli irresistibili, ma nemmeno negato. Se la mia bella Beatrice non se la rideva per la sceneggiatura che le avevo proposto, qualcosa evidentemente non andava.
A pensarci ora, il motivo è lampante.
Il tutto era nato per essere la storia del rapporto tra una ragazza e un ragazzo, più un terzo incomodo, che tale non era, che doveva scatenare la parte divertente in un fumetto prettamente erotico. Il punto stava proprio qui. Era la storia di lui e di lei. Per chi conosce un po' la Zeo, sa anche che la disegnatrice in questione è nota anche come la regina dello yaoi. Traduco: lei disegna da mattina a sera rapporti gay tra i protagonisti maschili di serie famosissime. Come? È una strana perversione? Ragazzi: c'è di peggio. E poi, se lei si diverte così...
Quindi mi son messo a rovesciare i ruoli. Il Rizzo e Marco avrebbero “interpretato” la scena di sesso e la fanciulla avrebbe continuato a dormire...
- Ah, ecco!
Dice lei. Bastava poco, no?



L'immagine è tratta dalla seconda vignetta di tavola uno. Marco ritorna lamentandosi dal Rizzo che si sta sistemando diosolosacosa dentro la sua fiammante FIAT 127, che lui ha orgogliosamente tappato da Generale Lee. Ricordo che il rosso di ste macchine d'altri tempi, dopo anni di esposizione al sole virava inesorabilmente all'arancio. A sto punto mi chiedo se anche la macchina dei Duke di Hazzard abbia subito un destino simile. A voi, comunque, piace il paragone? Truzzata dite? Io ricordo un tipo della Bassa che l'aveva fatto. A lui va tutta la mia invidia e la mia stima.

domenica 12 febbraio 2012

Per un pubblico adulto


Una delle cose strane e, al contempo, affascinanti di avere a che fare con gli strani personaggi della Cyrano Comics è che non ce n'è uno di normale. Per cui, quando si è cominciato a parlare del tema per il nuovo numero di Comics Factory, non c'è stato granché da stupirsi che tutti si fiondassero con la proposta di nuovi fumetti, prenotandosi chi per uno chi per più fumetti quando l'argomento è stato deciso. Il motivo è semplice e quantomai umano, per quanto stiamo parlando di fumettisti. Il prossimo Comics Factory parlerà di SESSO. Sì, avete capito bene. Un bel Comics Factory tutto ripieno di storie erotiche, porno, lascive, ammiccanti, con illustrazioni provocanti e allusive, e ancora racconti, recensioni e storie varie che stuzzicheranno il vostro appetito (ci sono andato leggero, lo so, ma non aspettatevi lo stesso trattamento quando leggerete la nostra prossima uscita).
Quanto al titolo, non ci sono stati grossi dubbi. Il numero 14 di CF si chiamerà Comics FUCKtory. E no, questa non è la copertina definitiva. Volevo solo sollazzarvi con una delle ultime brillanti bozze del nostro Betta.



Oh, sì. Prima che mi scordi. Non vi aspettate di trovare CF14 a Mantova Comics & Games. Questa volta vogliamo farvelo sudare un po'...

venerdì 10 febbraio 2012

Il Duca torna a Mantova (dal blog di Delmiglio Editore)




Un incontro alla Libreria di Pellegrini sabato 11 febbraio
Un legame oscuro e leggendario unisce Mantova e Verona attraverso la figura di Siro Zuliani, straordinario personaggio dell’Ottocento veronese soprannominato Duca della Pignatta che, dopo aver intrecciato le proprie vicende con quelle dello scrittore Emilio Salgari, ha dato vita a una caratteristica figura del Carnevale scaligero del quartiere di Santo Stefano.
A Zuliani e Salgari e ai misteri di quel periodo è dedicata l’antologia “Il Duca di Santo Stefano ed Emilio Salgari”, dodici racconti fantastici su mongolfiere, donne velate e “pignate” colme di monete d’oro, edita da Delmiglio Editore di Verona e che sarà presentata presso la Libreria Di Pellegrini di Mantova sabato 11 febbraio 2012 dalle 18,00.
Apparso dal nulla o – come sostenne l’Arena di Verona a quel tempo “come una meteora luminosa di cui nessuno sapeva spiegare le origini”, Zuliani divenne subito popolare tra i veronesi grazie alle epiche gesta: si prodigò per aiutare i concittadini nella piena dell’Adige, nell’agosto del 1883 volò sopra tutta la città con una mongolfiera che fece innalzare dall’anfiteatro, e più tardi per Verona si sparse la voce che possedesse una magica pignatta che si riempiva d’oro ogni qual volta lui ne avesse bisogno. La sua storia si incrociò presto con quella di un ventunenne Emilio Salgari, scrittore e suo contemporaneo, in quegli anni collaboratore dell’Arena, che di lui scrisse in più circostanze, anche in occasione della morte, avvenuta a Mantova.
Il Duca negli ultimi giorni del marzo 1884 si uccise con un colpo di pistola all’albergo Croce Verde di Mantova, città nella quale si svolsero i funerali e apparve una misteriosa “dama velata” di cui riferirono tutti i quotidiani dell’epoca, comprese Arena e Gazzetta di Mantova.
La donna, come svelato alcuni anni fa dal ricercatore ed esperto salgariano Claudio Gallo, altro non era che un’invenzione di Salgari che, d’accordo con il suo editore e direttore Ruggero Giannelli, pubblicò la falsa notizia della presenza al funerale del Duca di una misteriosa dama velata, dal fascino esotico e dai modi raffinati, per creare scalpore e lanciare il suo romanzo ”Favorita del Mahadi”.
Oggi l’intera vicenda è stata riscritta dalla fantasia di dodici autori contemporanei (di cui due mantovani): Maria Silvia Avanzato, Giuseppe Bonomi & Claudio Gallo, Giuliana Borghesani, Cosma Brusco, Simona Cremonini, Arnaldo Liberati, Enrico Nebbioso Martini, Rosanna Mutinelli, Giancarlo Oliani, Vittorio Rioda, Filippo Tapparelli, Alessio Valsecchi. Introduzione di Roberto Fioraso. In appendice il racconto Il tesoro del Duca (1884) di Antonio Giovanni Aymo.
Il libro è patrocinato da associazione Tredesedodese, associazione Il Corsaro Nero, associazione Excellence Club, Regione Veneto – Comitato regionale per le celebrazioni della morte di Emilio Salgari 1911-2011 e Consorzio delle Pro Loco della Valpolicella.
Durante l’evento “Il Duca a Mantova” le letture dei racconti si alterneranno alla presentazione degli sfondi storici e leggendari delle vicende narrate. Conduce l’editor Simona Cremonini, intervengono l’editore Emanuele Delmiglio e il giornalista Giancarlo Oliani. Cenni storici di Claudio Gallo. Ingresso libero.