L'associazione Tredesedodese, l'associazione Il Corsaro Nero e Delmiglio
Editore, hanno il piacere di invitarvi alla presentazione del volume:
"Il Duca di Santo Stefano - 12 racconti di mongolfiere, "pignate" colme
di monete d'oro e misteriose donne velate" che si terrà sabato 10 dicembre presso l'aula magna del liceo Girolamo Fracastoro a Verona.
La premessa:
C’era una volta il Duca
"Siro Zuliani fu un personaggio straordinario dell’Ottocento veronese,
dalla vita estrosa, breve, drammatica, e l’aureola leggendaria creatasi
intorno alla sua persona, oltre a intrecciarsi con quella letteraria di
Salgari, diede vita a una caratteristica figura del Carnevale Scaligero .
La vicenda non è nota al di fuori delle mura di Verona. Nel corso
del tempo sono prevalsi gli elementi folcloristici che ne hanno
attenuato gli aspetti tragici legati a una maschera tanto popolare.
Sortito dal nulla o - come sostenne la “Nuova Arena” - «apparso come
una meteora luminosa di cui nessuno sapeva spiegare le origini» ,
Zuliani richiamò subito l’attenzione dei veronesi alimentando tra gli
abitanti di Santo Stefano, il rione nel quale abitava, un sincero
entusiasmo per le sue epiche gesta . Nell’agosto del 1883, Siro Zuliani,
imitando il temerario Blondeau che era volato in mongolfiera da Milano a
Bergamo, fece innalzare proprio dall’anfiteatro cittadino un aerostato.
I manifesti segnalavano l’impresa come “l’ascensione del Duca di Saint
Julien”; la stampa descrisse la grande mongolfiera montata al trapezio
«dal più intrepido dei ginnasti, il Duca di Santo Stefano» , che
«abbandonata a se stessa, ed a poco a poco, senza provocare emozioni
rigeneratrici, s’alzò nello spazio tirando seco gli sguardi [degli]
spettatori», con il Duca trasportato in volo sopra la città .
(...)
Il 19 marzo 1884 i quotidiani locali − la "Nuova Arena" con un’edizione
straordinaria a tutta pagina − annunciarono il suicidio di Siro
Erano in molti a ritenere che l’improvvisa e straordinaria ricchezza del
Duca provenisse dai fondi sottratti ai Laschi, anche se gli
interessati, forse per tutelare il loro prestigio, smentirono più e più
volte. Solo dando credito a questa ipotesi si poteva ragionevolmente
spiegare il comportamento del Duca nelle sue ultime ore di vita, e la
profonda disperazione che, secondo attendibili testimoni, lo tormentava:
«Ivi si fece portare anche un fiascone di petrolio. Strappò i fogli dei
registri, li coperse di petrolio e li bruciò uno ad uno, lasciando
cadere i fogli accesi nel fiume. Durò in questa operazione per circa
un’ora e mezzo, dicendo al servo che si trattava di vecchie carte, che
era bene distruggere»"
Tratto da "La macchina dei sogni" di Bonomi &Gallo, ed Rizzoli Bur
I dodici racconti dell'antologia sono di:
M. S. Avanzato, G. Bonomi & C. Gallo, G. Borghesani,
C. Brusco, S. Cremonini, A. Liberati, E. Martini, R. Mutinelli,
G. Oliani, V. Rioda, F. Tapparelli, A. Valsecchi
In appendice un racconto apparso a puntate sull'Arena di fine 800 di A.G. Aymo: "Il tesoro del Duca"
Leggono:
Margherita Sciarretta, Anderloni Alessandro, Andrea Castelletti, David Conati, Raffaella Benetti, Elisabetta Zampini